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Hakan Başar al Due Laghi Jazz Festival

Hakan Başar  – Due Laghi Jazz Festival 30a edizione 22/07/2023 Avigliana, Piazza Conte Rosso

Nella bella cornice di Piazza Conte Rosso ad Avigliana, nei pressi di Torino, si colloca il main stage del Due Laghi Jazz Festival, ideato e diretto da Fulvio Albano, giunto ormai alla trentesima edizione.
Sabato 22 luglio, il programma ha proposto un concerto rivelatosi stupefacente.

Chiudi gli occhi e ascolta. E’ un trio, il classicissimo trio pianoforte contrabbasso batteria. Riesci a indovinare il pianista?
La vocina che canticchia in accompagnamento alla melodia fa pensare a certi lavori in solo di Keith Jarrett, ma non è Jarrett: il pianismo si colloca a metà tra le sue improvvisazioni spigolose e la morbidezza elegante degli standard.

Hiromi? No. Tecnico e virtuoso, ma non ai suoi livelli.
Bollani? No. Non gigoneggia.
McCoy Tyner? Qualcosa… Ma no. Non è proprio possibile.
Mehldau? Nemmeno, è più… caldo.
Il padre è un chitarrista, ma no, non è Petrucciani. Ovviamente.



Apri gli occhi, allora: al pianoforte è seduto un ragazzo. Diciotto anni, esile, imberbe. E suona in un modo pazzesco, che oltre agli occhi ti lascia aperta anche la bocca.
Leader nato, guida il trio con l’autorevolezza di un musicista di lungo corso. Dondola e scuote la testa riccia lasciando raramente scoperto il volto, non capisci se segua fedelmente lo spartito o improvvisi, se sia concentrato oppure perso in un sogno, un suo mondo fatto di note.

Il concerto si snoda veloce, cattura, ammalia, stupisce. Hakan Başar da Istanbul, Turchia, sa condurre, ma anche lasciare il giusto spazio ai due musicisti che lo accompagnano. Paolo Benedettini, elegante contrabbassista, inframezza con soli pregiati; Ruben Bellavia, batterista torinese preciso ed eclettico, si prende di quando in quando la scena con delicatezza, senza strafare.


Al termine, con applausi scroscianti e tanto di standing ovation, il pubblico chiede -anzi, pretende- il bis, che i tre concedono volentieri.
Tutti i nostri migliori auguri a questo giovane e talentuoso musicista: se avrà la forza di tenere a bada la naturale esuberanza della giovane età e l’abilità di non lasciarsi ingabbiare dallo star system, potrà rappresentare l’astro nascente della nuova generazione di pianisti jazz. Sarà un piacere seguirlo negli anni a venire. Per il momento, possiamo goderci “On Top Of The Roof”, album di debutto pubblicato nel 2019, e “Hub Art”, singolo reinciso a distanza di un anno con due pezzi da novanta, che rispondono ai nomi di Will Kennedy e Jimmy Haslip.

Hakan Başar 22/07/2023 Avigliana, Piazza Conte Rosso
Author: Stefano
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Stefano Barni

Curo le foglie. Saranno forti, se riesco a ignorare che gli alberi son morti.