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Wait for the best.

Se non ci metterà troppo, l’aspetterò tutta la vita.
(Oscar Wilde)

Capita che sfiori la vita di qualcuno, ti innamori e decidi che la cosa più importante è toccarlo, viverlo, convivere le malinconie e le inquietudini, arrivare a riconoscersi nello sguardo dell’altro, sentire che non ne puoi più fare a meno… e cosa importa se per avere tutto questo devi aspettare cinquantatré anni sette mesi e undici giorni notti comprese?.
(Gabriel García Marquez)

The waiting drove me mad
You’re finally here and I’m a mess
(Pearl Jam, “Corduroy”)

Avere tutto e in fretta, oppure evitare di volerlo e basta.
Di solito la nostra epoca funziona così: se non lo posso avere in un tempo ragionevolmente breve, lottando il giusto, allora preferisco non averlo (e volerlo) affatto, distraendo così tutte le energie – mentali, fisiche, sentimentali – da quel progetto o desiderio.
Si certo, so benissimo che non funziona sempre così: esistono ancora persone che lottano, che persistono nel proprio obiettivo, che desiderano così forte e continuamente da non potersi (né volersi) permettere di mollare, di gettare la spugna sul ring delle proprie passioni, nemmeno quando si trovano alla 46esima ripresa, e sono andati al tappeto ad ogni round precedente. Ma sono anche certo – per una sorta di statistica personalmente redatta sulla base di dati empirici raccolti direttamente in prima o per interposta persona – che la maggioranza degli esseri umani finisce ormai quasi sempre per desistere.
Confesso che in alcuni casi ho anche pensato che potessero avere ragione loro, che in fin dei conti lottare per qualcosa – qualunque essa fosse – dovesse inerire ed essere subordinato ad una sorta di bilanciamento in una scala di valutazione basata sul piacere, ma razionalmente stimata su un grafico ‘costi/benefici’.
Dubbio che però si è poi sempre fragorosamente scontrato contro il muro del suono che facevano quei desideri così fortemente trattenuti.
rché sapete, esistono dei casi in cui non è importante ottenere ragionevolmente presto qualcosa, anche se tarda parecchio ad arrivare.
Ed è esattamente quando ti accorgi che è preferibile aspettare quella cosa per metà della tua vita, piuttosto che vivere a metà per tutta quella che ti rimane.

 

 

Stefano Carsen

"Sentimentalmente legato al rock, nasco musicalmente e morirò solo dopo parecchi "encore". Dal prog rock all'alternative via grunge, ogni sfumatura è la mia".