Jazz

A Torino Omar Sosa in solo, oltre ogni aspettativa

Il grande pianista cubano si esibisce al Double Tree by Hilton Hotel del Lingotto per un pubblico rapito ed entusiasta.

Cubano di origine, ma residente a Barcellona ormai da anni, Omar Sosa è già una leggenda vivente del jazz. Acclamato dalla critica e pluripremiato, Sosa ha collaborato con musicisti di fama mondiale, tra i quali vale la pena citare Paquito D’Rivera, Jaques Morelenbaum e il “nostro” Paolo Fresu, che ne ha amplificato la fama presso il pubblico italiano e con il quale ha inciso gli splendidi album “Alma” (2012) e “Eros” (2016).

A Torino Omar Sosa si è esibito in solo, nell’ambito della Rassegna “Jazz all’Hilton”, ideata e diretta dal Maestro Fulvio Albano, a cui va l’indubbio merito di adoperarsi instancabilmente per mantenere vivo il jazz, sempre ad altissimo livello.

Nella cornice moderna e, al tempo stesso intima, del salone dell’Hotel DoubleTree del Lingotto, il concerto ha inizio al termine della cena, così da garantire all’artista la necessaria concentrazione e al pubblico l’opportunità di seguire con la giusta attenzione.

Omar Sosa apre con alcuni brani al pianoforte, per poi introdurre la tastiera elettronica e, via via, basi registrate, portando il concerto ad evolversi ben al di là del semplice piano solo: semplicemente strepitoso. Ritmi e melodie di stampo latino fanno spesso la loro comparsa e coinvolgono il pubblico, che il musicista invita a tenere il tempo col battimani. Spontaneo e semplice, lontano anni luce dagli atteggiamenti divistici che una star del suo calibro potrebbe facilmente farsi perdonare, Sosa spiega, in spagnolo, che nei suoi concerti trae l’energia per suonare proprio dalla partecipazione del pubblico, che non si fa pregare e lo segue a tempo.

Si ritorna al piano solo per una vibrante “Imagine” di John Lennon, ad esprimere una speranza di pace nel mondo, quella pace che manca e che tutti desideriamo.

Nel finale, Sosa invita Fulvio Albano a raggiungerlo per un duetto. Ne nasce un momento di musica altissima, di infinita raffinatezza e di perfezione stupefacente, frutto di condivisione istintiva e improvvisazione: Omar e Fulvio, infatti, non hanno avuto modo di provare, né di concordare il brano in anticipo. Le ultime note vedono i due musicisti scambiarsi sguardi di bella complicità: l’abbraccio fraterno e commosso che consacra la conclusione del concerto è sottolineato dall’applauso scrosciante del pubblico in visibilio.

Omar Sosa 20/10/2023 Torino, DoubleTree by Hilton Lingotto

Omar Sosa 20/10/2023 Torino, Double Tree by Hilton Lingotto
Author: Stefano Barni
Copyright: All rights reserved
« di 11 »

Stefano Barni

Curo le foglie. Saranno forti, se riesco a ignorare che gli alberi son morti.