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Esce oggi “Around”, il nuovo singolo dei Dog Byron feat. Turin Brakes!

Avete anche voi un artista o band del cuore? Non parlo di quei grandi nomi sbanca festival, quelli che – per bravi o meno che siano – al solo nominarli, ti ritrovi la pagina coperta di click (nel caso della nostra rivista), oppure visioni e citazioni ed emoticon (parlando di Social); intendo piuttosto quegli artisti che ti comunicano emozioni, che sanno arrivarti al cuore e un po’ più giù – nei pressi dell’anima – passando per la pelle che, immancabilmente, orripila e diventa d’oca al primissimo ascolto, come anche ai successivi ventiquattro.
Personalmente ne ho più di alcuni, ognuno catalogato alla voce “questo è solo mio” – pur se, a conti fatti, così non è – ben sistemato sulla parte più riservata del mio archivio personale: quella davanti alla quale non posso mai fare a meno di indugiare ogni qual volta mi capita di incrociarla, da cui attingo con avidità qualche album anche solo per il gusto di rigirarmelo tra le mani, e che immancabilmente, poi, mantengo pulita e spolverata.
Ecco, sono certo che a molti di voi capita esattamente la medesima cosa.  I Turin Brakes appartengono chiaramente a questa categoria, per quanto mi riguarda. Ma vicino a loro, per ragioni sentimentali ma anche e soprattutto musicali e assonanti, vi è anche spazio per Dog Byron, il progetto rock dal sapore anglofono dell’italianissimo Max Trani, musicista e autore di talento originario di Roma.
Se poi capita (finalmente! Ndr) di ritrovare entrambi affiancati a colpi di chitarre e voci in un unico pezzo dal prelibatissimo sapore folk, allora può solo essere amore al primo ascolto. E infatti oggi è il giorno in cui Max (con cui molto presto avremo modo di parlare di “OPEN”, il nuovo album in uscita il 1 Aprile, ndr) e i suoi Dog Byron lanciano nell’etere e in rete il nuovo singolo “Around”. Una canzone che parla di ciò che succede al cuore e alla testa dopo la fine di un amore, quando l’uno e l’altro si rendono conto della vera mancanza, di ciò che veramente fa male. Assenza che si fa spazio vuoto, fisicamente doloroso, e che diventa insonnia di parole. (Night is getting darker, too dark to fall asleep / Staring off into your space  / Sleepwalking on your words). Le chitarre melanconiche di Gale Paridjanian, si uniscono a quelle acustiche di Max che, in un duetto vocale con Olly Knights – fondatore e autore dei Turin Brakes, insieme a Gale – in un distillato amaro di musica e dolore che, se da un lato tocca dove la ferita fa più male, dall’atro arriva quasi a confortarci sublimando quel dolore e quella rabbia in un perfetto connubio di note, voci e chitarra slide. Insomma: innamorati o no, ve ne consigliamo l’ascolto. E se vi rimarrà – come al sottoscritto – la voglia di scoprire le altre facce del nuovo album, beh… vi tocca aspettare, ma poi non molto: quindici giorni di attesa valgono di certo un nuovo posto nella parte riservata e speciale del vostro archivio personale.

 

 

Stefano Carsen

"Sentimentalmente legato al rock, nasco musicalmente e morirò solo dopo parecchi "encore". Dal prog rock all'alternative via grunge, ogni sfumatura è la mia".