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ATROPINA CLAN: Tra pogo e riflessione (intervista)

Gli Atropina Clan nascono nel 1998 e, da più di 20 anni, scaldano gli animi valsusini con il loro ska-punk, tanta energia e il loro spirito rigorosamente Antifascista.
Dopo 14 anni dal loro primo disco “Allergia”, gli Atropina tornano con tante altre cose da dire, o meglio, da gridare, con il loro ultimo lavoro “Essere Umani”, uscito il 13 aprile 2019. Gli Atrpina Clan, da sempre sostenitori della causa No TAV, lottano per far sentire la loro voce: “Esseri Umani” parla infatti dei diritti umani, fa luce su verità scomode, di abusi in divisa e dell’importanza di manifestare, sempre e comunque, il proprio dissenso.
Qualche settimana fa, in occasione del loro live alle Valvole Music Dinner di Vaie ( nella madreterra Valle di Susa), abbiamo fatto quattro chiacchiere con loro, ecco cos’è uscito fuori:

Partiamo dalle origini, come nascono gli Atropina? Avete iniziato a suonare per divertimento, per provare a fare musica, o il vostro intento è stato fin da subito quello di prendere una posizione riguardo ciò che succede intorno a voi e di farvi sentire?

Nazareno: “Allora, abbiamo iniziato per divertirci. E’ nato tutto dalle ceneri di altre band esclusivamente per divertirci più di vent’anni fa. Diciamo che il messaggio politico è arrivato col tempo, con la consapevolezza, con la maturità, chiamala come vuoi; adesso è una parte fondamentale della nostra produzione, prima no, eravamo partiti in una maniera molto goliardica, anzi, eravamo molto scassoni, una vera band punk anche se in realtà il messaggio critico c’è sempre stato ma era molto meno consapevole, la consapevolezza è arrivata decisamente dopo.”

Ascoltando le vostre canzoni è evidente che, oltre alla buona riuscita dei pezzi dal punto di vista strutturale, per voi la cosa importante sia sfogarsi, trasmettere un messaggio, far sì che nell’ascoltatore si smuova qualcosa; dopo vent’anni di carriera alle spalle vi ritenete soddisfatti? Pensate di essere riusciti a lasciare un segno nella collettività?

Nazareno: “Sì, nel nostro molto piccolo, sì. Non è mai stato un nostro obiettivo il mainstream o arrivare a fare numeri, diciamo che non ce n’è mai fregato un cazzo ed è quello il motivo per cui siamo rimasti totalmente indipendenti, sia per quanto riguarda la produzione che la distribuzione, tutto quello che riguarda il mondo Atropina è fatto in casa; quindi dei numeri non ce n’è mai fregato niente, abbiamo però delle cose da dire quindi se vieni ad ascoltarci è perché sai che ti stiamo dicendo qualcosa, non perché abbiamo dei fini commerciali, il nostro interesse è divertirci e far divertire però devi anche pensare a qualcosa.”

Considerando la vostra completa esposizione politica, vi è mai capitato che la vostra strada venisse bloccata per via delle vostre posizioni? Della serie “limitatevi a suonare ma non esprimete giudizi politici” ?

Nazareno: “Adesso è molto più semplice, all’inizio è stato più difficile ma noi non ci siamo mai sottratti, abbiamo sempre esposto le nostre bandiere, anche in posti dove non era il caso, infatti tante porte si sono chiuse ma la coerenza è la nostra bandiera, insieme a quella No Tav e a quella Antifascista, quindi non ce n’è mai fregato più di tanto diciamo, anche se è stato sicuramente un deterrente, ci ha chiuso un sacco di porte ma quando decidi di stare da una parte sei consapevole del fatto che delle cose non le potrai mai fare ma chissenefrega, l’importante è divertirsi.”

Ceppa: Sai qual’è il problema, che i pezzi di questo genere rimangono molto nell’underground, sono molto difficili da proporre e da essere accettati nella scena musicale: può piacere tanto il genere ma se ci sono dei testi così di parte, non vengono sempre ben accettati perché la gente ha bisogno del “sole cuore amore”, di pace, in Italia siamo così: o dici tante parole e la gente non sa interpretarle o parli d’amore.”

Nazareno: Invece quando parli di prendere a pugni un poliziotto la gente un po’ si dissente, però ci sta anche quello.”

Ceppa: “la cosa che ci unisce è quella alla fine, la pensiamo tutti nella stessa maniera”.

Nazareno: “Son vent’anni che la pensiamo allo stessa maniera, siamo invecchiati insieme”.

Cosa vorreste lasciare ai vostri ascoltatori? Specialmente ai giovani, siete fiduciosi ? Pensate che saranno (saremo) capaci di continuare a combattere le nostre battaglie?

Nazareno: Io sono innamorato dei giovani, da vecchio quarantenne (da vecchi quarantenni), il fatto che ci siano molti giovani ai nostri concerti ci rende fiduciosi, pensiamo di lanciare un messaggio positivo e di lotta.”

Passiamo a qualche domanda logistica, cosa ci raccontate di “Esseri Umani” e come nascono i pezzi degli Atropina?

Ceppa: “Esseri Umani” è stato un disco vissuto, che abbiamo amato ma anche odiato perché ogni tanto le sonorità non ci piacevano, i testi non ci convincevano, poi è arrivato il mio testo un po’ più cazzaro e in quel momento c’è stata la svolta. Posso dire che è un grande album, un bel lavoro. Per quanto riguarda i pezzi, succede questo: un po’ di tempo fa, la parte musicale era fatta praticamente insieme, qualcuno portava un’idea, ci si metteva in sala prove e in qualche modo usciva il pezzo arrangiato da tutti quanti. Ultimamente gli Atropina non hanno più tanto voglia di fare questa cosa qua, quindi si sono riversati tutti su di me perché si fidano, io li voglio portare a un nuovo livello, diciamo molto più professionale e penso che con “Essere Umani” ci sia già qualcosa di importante.”

Qualche news? State lavorando ad un nuovo album?

Ceppa: ”Sì, registreremo di nuovo perché sicuramente non possiamo continuare a fare la vita da pazzi scatenati quindi l’unico modo per continuare la nostra attività è continuare a registrare della roba, faremo un nuovo disco. Il prossimo album sarà ancora più tecnico secondo me e sarà molto più in linea con i testi che scrive Nazareno, secondo me sarà l’album della svolta.”

Nazareno: Ci diamo per persi ogni volta ma ogni volta ripartiamo con un’altro disco e vediamo cosa succede.”

Gli Atropina Clan sono:
Nazareno “Reno” Maiolo: voce/chitarra
Mirko “Tanaka” Tenace: chitarra/cori
Flavio “Il Manzo” Manzelli: batteria/cori
Stefano “Ceppa” Cordaro: basso

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/atropinaclan/

“Esseri Umani” Spotify:
https://open.spotify.com/album/1VHjVXPYAI9ZuSjS8QERNI?si=CS5-e9jEQeyRzXoQPgooOA

“Allergia” Spotify: https://open.spotify.com/album/2ecLvXoLtbVSueWlTZHLLk?si=c8vEXWyFR9-PGHNa2_CnpQ

Veronica Vair

"Cercando qualcosa di indefinito".