Top Stories

Torino Music Graffiti

We Love Radio Rock inizia, a partire da questo, una serie di incontri con vari operatori del settore musicale, dai musicisti ai manager, dai produttori ai discografici, dai gestori di locali a quelli dei teatri e agli organizzatori di spettacoli.
Vogliamo raccontare la scena musicale torinese dagli anni 80 e non solo, passando per le band, i club e i personaggi che hanno contribuito a formarla e a renderla celebre.
Tutto questo per comprendere meglio il mondo della Musica dall’interno, conoscere le storie personali di chi lo popola e il perché delle loro scelte, capire cosa ci sia dietro i dischi e i concerti, che sono solo la punta dell’iceberg del mercato musicale. E, possibilmente, interpretare i segnali che indicano vie future della fruizione del media, tra ritorno del vinile (e della cassetta!) e il file sharing: dal vintage al futuro, passando per l’attualità, in compagnia di una rivista che vi racconta l’universo culturale che circonda la nostra passione più grande, la Musica, senza barriere di genere, ma con un occhio alla qualità. Vogliamo riportare a galla ricordi ed emozioni, frammenti e storie di quello che è stato e di quello che sarà con racconti a ruota libera, disordinati e divertenti, delle vite di chi rende po’ migliore la nostra.

Il primo che vi proponiamo è con Giovanni Deidda, meglio noto come Naska che ci racconta, a modo suo, l’epopea (perché di questa si tratta) degli Statuto , storica band torinese che ha incarnato come poche il senso profondo della nostra città e del Movimento Mod.
Questo è solo il primo di una lunga (speriamo) serie di incontri che traccerà una rotta attraverso ricordi ed emozioni legate al mondo della musica torinese, e non solo, ed ai suoi personaggi. Vi auguriamo una buona e speriamo divertente lettura.

 

Tra una birra e un chinotto, la Torino degli Statuto sotto i portici del centro

Il secondo frammento di Torino Music Graffiti, ci racconta i GROOVERS e una parte dell’epopea di RadioFlash, storica emittente radiofonica torinese che per decenni ha rappresentato uno dei centri musicali e culturali della nostra città.

“Memories are made of this. I Groovers a Radio Flash”.

Paolo Pavan

“Istinto, gioco, passione, lavoro. La fotografia è un po’ tutto questo e qualcosa, alla fine, ti resta sempre.”