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Hannah Williams & The Affirmations: “50 Foot Woman”

Praticamente onnipresente nelle classifiche di fine 2017, “4:44” è stato l’ultimo album di Jay Z a mettere d’accordo critica e pubblico (certificato platino in virtù del milione di copie vendute, per quanto possano ancora aver senso certi riconoscimenti), nonché tredicesimo consecutivo a raggiungere la prima posizione della Top 200 di Billboard. Questa volta, però, campionando un pizzico di Italia. O, meglio, campionando un brano di un’artista accasata presso la benemerita etichetta milanese Record Kicks.
Hannah Williams, la talentuosa cantante inglese già manifestamente apprezzata da star del calibro dei compianti Sharon Jones e Charles Bradley, tanto da portarsela dietro in tour, vede così riconosciuto lo standing che le compete.
Con una carriera che si manifestava già potenzialmente segnata dal probabile successo sin dal primo album del 2012, quel gioiellino intitolato “A Hill Of Feathers” che all’epoca la vedeva accompagnata da The Tastemakers e che illustrava già perfettamente un compendio soul che potremmo definire “crossover” tra i caratteri Stax, Fame, Motown e Philly Sound. Un album che avrebbe generato una discreta attenzione, grazie anche al tour che avrebbe rivelato un’attitudine per l’esibizione live intuibile già all’ascolto delle incisioni in studio.
Archiviata la collaborazione con i Tastemakers, Hannah persegue la sua idea di suono circondandosi di musicisti bristoliani raccolti attorno alla sigla The Affirmations e nel 2016 realizza il magnifico “Late Nights & Heartbreak”, la cui title track sarà oggetto dell’ispirazione che colpirà il “signor Beyoncè” a quell’ora di notte, le 4:44, tanto da spingerlo ad alzarsi per annotarsi l’idea per la canzone. Il resto non è solo storia, dato che l’attualità porta in dote un nuovo album targato Hannah Williams & The Affirmations, “50 Foot Woman”.
Presentato dall’irruenza northern soul del potente singolo che apre e intitola il lavoro e che sembra perfetto per l’esecuzione in concerto, cui fanno seguito ulteriori 10 brani da antologia: tutte le possibili declinazioni del genere d’elezione sono rappresentate, magnificamente interpretate da una voce strepitosa che modula il cantato a seconda dei registri compositivi.
I Can’t Let This Slip Away sembra provenire dal catalogo della Hi Records, mentre una pronunciata vena rock percorre The Only Way Out Is Through, accentuata dall’aggressività di un cantato che torna subito ai registri più consueti in Tablecloth, splendido mid tempo dominato da una chitarra che si concede anche un pregevole assolo.
La ballata deep soul Sinner rappresenta una prova superba per questa giovane interprete, subito seguita da What Can We Do?, coraggioso episodio soul-prog, se mi è concessa la definizione. Il feeling live è avvertibile anche in How Long?,facendoci pregustare gli ormai prossimi concerti in terra italica (il 28 novembre allo Spazio 211 di Torino, il 29 al Locomotiv di Bologna, il 30 gran finale al Biko di Milano: We Love Radio Rock sarà in pole position a Torino, per raccontarvi l’evento).
A completare il quadro, un poker (I Feel It, Please Be Good To Me, Hourglass, Worrying Mind) che certifica la bontà di un lavoro imprescindibile per tutti gli amati del genere.
In un’annata a forti tinte soul (davvero tanti i lavori meritevoli di finire nelle playlist del 2019, almeno tre dei quali targati Record Kicks), Hannah Williams & The Affirmations sono la conferma che attendevamo.

https://www.recordkicks.com/

https://open.spotify.com/album/3pCC7nrQbMMQEYF8Ap6gOZ?si=4uMXU-qwSsi98lWCsM5mYg

 

 

 

 

Massimo Perolini

Appassionato di musica, libri, cinema e Toro. Ex conduttore radiofonico per varie emittenti torinesi e manager di alcune band locali. Il suo motto l'ha preso da David Bowie: "I am the dj, I am what I play".