Rod Stewart: Young Turks
Rod the Mod era reduce dal successone in salsa disco di Da ya think i’m sexy e probabilmente nell’81 deve essersi chiesto….perché non provare con quel sound synthpop figlio dei Cars e dei Blondie che stava spopolando nelle charts ?
Detto fatto.
Un pezzo scritto insieme a Carmine Appice (ex Vanilla Fudge batterista della sua band) con una ritmica tutta elettronica e quei synth che tre anni dopo avrebbero scandalizzato i fan del boss piazzati pari pari su “Dancing in the dark”.
Il video a metà strada tra West side Story i ragazzi della 56 strada e Grease, praticamente un mini musical in 4 minuti passò decine di volte nello studio bianco.
Rod era certamente ormai votato al mainstream e i tempi selvatici dei Faces erano andati per sempre ma la storia dei Giovani Turchi (sic) aveva un certo appeal sulla scia delle epopee dello Springsteen di Born to run.
E il ritornello era un tormentone che ti si piantava in testa come un chiodo.
Young hearts be free tonight. Time is on your side.
Il motto Forever Young del resto vince sempre-