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In Vizio Veritàs

Sono impuro, bordellatore insaziabile, beffeggiatore, crapulone, lesto di lingua e di spada, facile al gozzoviglio. Fuggo la verità e inseguo il vizio.
(Dal film Brancaleone da Norcia)

Il vizio supremo è la superficialità.
(Oscar Wilde)

“La vita è troppo breve per concentrarsi sul passato. Guardo piuttosto al futuro.”
(Lou Reed)

C’è un’aspetto piuttosto particolare che accomuna i vizi, le dipendenze, e le ossessioni. Cioè uno su tutti (a mio modo di vedere) il principale: quel falso modo di pensare la propria ‘deviazione’ che, in effetti, potremmo tranquillamente configurare nella frase “smetto quando voglio”. È una fandonia, e lo sappiamo benissimo mentre ripetiamo quella frase (magari in modi più o meno articolati) a noi stessi, e agli altri intorno a noi. Perché in alcuna maniera sarà facile farlo davvero – in quelle condizioni di assoluta e in un certo qual modo confortevole dipendenza – senza la ferma e concreta determinazione di farlo davvero. E anche una volta messa in pratica, con determinazione e impegno, rimarrà sempre il ‘ricordo’ del confortevole disagio che derivava da quel vizio, dipendenza, ossessione: percependone quasi la mancanza, alla stessa maniera in cui ci manca lo stress da lavoro in certi casi, quando ci capita un periodo di lungo relax.
Ma, ovviamente, in maniera più continuativa e subdola. La differenza non la fa il rendersene conto: quello lo facciamo tutti, nessuno escluso, nel momento esatto in cui rimettiamo in atto quel meccanismo deviato. La vera differenza la fa davvero solo il voler bene: il ‘volersi’ bene. Ed è lì, quando finalmente è realmente iniziamo a volerne, a volersene, che entra in gioco nuovamente lo “smetto quando voglio”: che finalmente si traduce in un “smetto davvero quando esattamente voglio io”. A quel punto, fare in modo che quel “quando” diventi “per sempre”, rimane da allora in poi l’unica necessità reale. Fare in modo che lo rimanga, un vizio. Quasi un’ossessione. Incurabile, per fortuna.

Stefano Carsen

"Sentimentalmente legato al rock, nasco musicalmente e morirò solo dopo parecchi "encore". Dal prog rock all'alternative via grunge, ogni sfumatura è la mia".