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The Clash – London Calling

Sono passati pochi mesi dall’incidente nucleare di Three Mile Island in Pennsylvania, il più’ grave campanello di allarme (fino a quella data) riguardo al rischio di un disastro radioattivo irreparabile.
A qualche giorno dalla fine del 1979 e del decennio i Clash pubblicano il singolo London Calling che anticipa di una sola settimana l’epocale doppio album omonimo che segnerà in modo indelebile un momento storico preciso di passaggio tra due decenni che più diversi non potrebbero essere.
La canzone London Calling è una sirena che avvisa del bombardamento imminente, è un grido di allarme urlato in un megafono dalla voce parossisticamente potente di Joe Strummer che esprime la sua preoccupazione per un mondo che ha preso una china diretta all’autodistruzione. I presagi sono chiari.
Il pianeta è a rischio, una catastrofe radioattiva indotta da un errore umano è possibile in ogni momento.
L’era glaciale menzionata nel ritornello evoca una guerra sempre più fredda tra le due superpotenze, ma non è il caso di aver paura di tutto questo quando vivi vicino al Tamigi dato che è sufficiente un’ esondazione e tutto il centro di Londra sarà sommerso.
Quaranta anni dopo i timori evocati dai Clash nel loro brano manifesto sono tutti li intatti.
Timori ecologico ambientali che non sono mai stati affrontati in modo radicale dai governi e dalla comunità internazionale e che vedono adesso l’umanità’ inerme come e più di allora.
È doloroso constatare, mentre si celebra questo importante compleanno, che gran parte delle denunce delle istanze dei desideri sociali di cui i Clash si erano fatti portatori con un album che era una torcia accesa su un ipotesi di futuro siano stati cosi disattesi.
È sufficiente prendere atto del recentissimo voto massiccio a favore di Boris Johnson “To get Brexit Done” anche da parte di settori tradizionalmente a vocazione socialista dell’elettorato britannico per rendersi conto che quella che si celebra in questi non è la cronaca di una vittoria ma di una sconfitta.
Di una amara resa.

London calling to the faraway towns
Now that war is declared and battle come down
London calling to the underworld
Come out of the cupboard, all you boys and girls
London calling, now don’t look to us
Phony beatlemania has bitten the dust
London calling, see we ain’t got no swing
Except for the ring of that truncheon thing
The ice age is coming, the sun is zooming in
Meltdown expected the wheat is growing thin
Engines stop running but I have no fear

‘Cos London is drowing and I live by the river

London Calling, to the imitation zone
Forget it brother, you can go it alone
London calling to the zombies of death
Quit holding out and draw another breath
London Calling, and I don’t wanna shout
But while we were talking I saw you noddin’out
London Calling, see we ain’t got no highs
Except for that one whit the yellowy eyes
The ice age is coming, the sun is zooming in
Engines stop running the wheat is growing thin

A nuclear error but I have no fear
‘Cos London is drowing and I live by the river

London Calling, yes I was there too
An’ you know what they said …
Well some of it was true !
London Calling, at the top of the dial
An’ after all this, won’t you give me a smile?
I never felt so much a’ like…

LONDRA CHIAMA

Londra chiama le città lontane
Ora che la guerra è dichiarata e la battaglia è in corso
Londra chiama il mondo sommerso
Fuori dal guscio, tutti voi ragazzi e ragazze
Londra chiama, adesso non badate a noi
La beatlemania fasulla ha morso la polvere
Londra chiama, guardate che non abbiamo swing
Tranne il roteare di quel manganello
Sta arrivando l’era glaciale, il sole piomba giù
Fusione in vista, il grano viene su male
Le macchine smettono di funzionare ma io non ho paura

Perché Londra sta annegando ed io vivo vicino al fiume

Londra chiama la zona d’imitazione
Scordatene fratello e fallo da solo
Londra chiama gli zombi della morte
Smettete di resistere e tirate un altro respiro
Londra chiama ed io non voglio gridare
Ma mentre parlavamo ti ho visto distratto
Londra chiama, guardate non siamo schizzati
Tranne quello con gli occhi giallastri
Sta arrivando l’era glaciale, il sole piomba giù
Le macchine smettono di funzionare, il grano viene su male

Un errore nucleare ma non ho paura
Perché Londra sta annegando ed io vivo vicino al fiume

Londra chiama, si c’ero anch’io
E sapete cosa dicevano….
Bene qualche cosa era vera!
Londra chiama mentre arriva l’ora decisiva
E dopo tutto questo, non potresti sorridermi?
Non mi sono mai sentito così ….

Ettore Craca

"Nel suono, nella pagina, nel viaggio, nell'amore io sono. In ogni altro luogo e tempo non sono".