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“50 yrs Queenie” Polly Jean

PJ Harvey - acquerello su carta, 88 x 64 cm (Gosia Turzeniecka
PJ Harvey – acquerello su carta (Gosia Turzeniecka)

Non sono molti gli artisti che hanno la capacita’ di parlare con la stessa forza dei microcosmi personali e dei macrocosmi universali misurandosi da una parte con la propria vita interiore e dall’altra con la storia e l’attualità nello stesso modo, forte, credibile e sincero.
Pj Harvey rientra nel ristretto novero e per questo e’ uno dei pochi artisti successivi agli anni 80 che resterà tra i classici intoccabili anche tra venti anni.
Pj ci ha parlato in modo crudo e vero del suo crescere da donna in un mondo di uomini in “Dry” e “Rid of me”, degli anfratti magici e oscuri dell’amore in “To bring you my love”, di quelli del desiderio in “Is this desire”, della gioia di innamorarsi in una nuova citta’ in “Stories from the city, Stories from the sea”, del disorientamento e dell’incertezza sulla propria identita in “Uh Uh Her” , del mondo degli spiriti in “White Chalk”, della sempiterna tragedia della guerra in “Let England Shake”, del confronto con l’attualita’ di un mondo rabbioso ed ingiusto in “The Hope Six Demolition Project”.
Polly Jean da quasi trent’anni e’ un faro che emana una luce costante e nutriente nella cultura pop e non solo.
La “50 ft Queenie” e’ ora anche una “50 yrs Queenie”.
Le auguriamo “almeno” altri 50 di questi giorni, nella certezza che saprà darci a lungo ulteriore cibo per la mente e per l’anima e parafrasandola “She will never leave us dry”.

Ettore Craca

"Nel suono, nella pagina, nel viaggio, nell'amore io sono. In ogni altro luogo e tempo non sono".