Eurythmics: Sweet Dreams
È Il 1983, il momento d’oro del synth pop.
La new wave diventa popular grazie soprattutto al nuovo mezzo. Il videoclip sembra fatto apposta per lanciare ensemble che rinunciano alla strumentazione rock tradizionale per abbracciare drum machines e sintetizzatori di ultima generazione.
Soft Cell, Depeche Mode, Abc, Yazoo, con mise coloratissime e acconciature che sfidavano le leggi della gravità erano in rotazione perenne su MTV e naturalmente frequenti nel nostro studio bianco.
Annie Lennox e Dave Stewart entrambi reduci da precedenti progetti formano Eurythmics ed è subito boom.
Una donna con acconciatura maschile e viso androgino, un uomo con occhiali scuri e un cespo di capelli impazziti in testa e un brano memorabile.
Di quelli che messi su qualsiasi dancing floor trent’anni dopo hanno lo stesso identico impatto (tanto che lady Gaga ne ruba l’incipit in Poker face).
Un video che sposa immaginari tra Brazil di Terry Gilliam e Barry Lyndon e quel viso tagliente, quei capelli rasati rossi e quella incredibile voce soul sul suono del futuro, come poteva non lasciare una traccia indelebile ?
Del resto …Sweet Dreams are made of this, who am i to disagree ?