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Calexico + Iron & Wine a Monfortinjazz

Monfortinjazz, il prestigioso festival di Monforte d’Alba, ha subito negli anni una forte contaminazione con altri generi musicali e non fa eccezione il cartellone di questa estate 2019. La serata del 26 luglio vede come ospiti i Calexico e Iron & Wine, moniker di Sam Beam, che sono tornati ad unire le forze nel recente album intitolato “Years To Burn” dopo ben quattordici anni dall’ EP “In The Reins”, uscito nel 2005.

La cornice dell’Auditorium Horszowski arroccato in cima a questa elegante cittadina nelle Langhe è come sempre magnifica e bisogna dare ragione a Joey Burns dei Calexico quando verso la fine del concerto dirà di aver avuto il piacere di suonare in uno dei posti più belli sul pianeta terra. C’è da ritenersi fortunati per la riuscita della serata: la brezza che accoglie sul palco la band è solo un refolo di quello che è stato un vero e proprio uragano che si è abbattuto su Torino a pochi chilometri di distanza.

[Video da Youtube.com]

Chi si aspettava una scaletta tutta a colori vivaci e tex-mex con qualche puntata verso il cantautorato deve presto ricredersi perché, come è giusto che sia, i brani scelti arrivano proprio dai due dischi pubblicati in comune, sommati a qualche brano pescato dalle rispettive carriere. In sostanza si balla di meno e si ascolta di più, e quello che si sente è formalmente eccellente. Se la sezione ritmica rimane per forza un po’ frenata, anche se John Convertino ha modo di mettersi in evidenza con tocchi preziosi e di gran classe mentre Sebastian Steinberg si fa notare in vibrante assolo di contrabbasso durante Red Dust, brano che si libra in una deriva psychedelica a briglia sciolta. Anche The Bitter Suite, brano centrale del nuovo disco, per natura (è una vera e propria suite divisa in tre parti), durata e intensità vede i musicisti concentrati in parti musicali molto coinvolgenti. Le voci in particolare sono davvero bellissime, perfettamente amalgamate quelle di Joey Burns e Sam Beam quando cantano in duetto (Midnight Sun, Father Mountain) e gradevole quella di Jacob Valenzuela, normalmente impegnato alla tromba e alle percussioni, quando ha l’occasione di prestarla da solista in Flores y Tamales dei Calexico e di aggiungerla alle altre in He Lays in the Reins, entrambi cantate in spagnolo.

Dal repertorio dei Calexico, oltre al classico di cui sopra, spunta fuori la vecchia (era sul primo album “Spoke”) Glimpse e da quello di Iron & Wine Bitter True, Boy With a Coin e Naked As We Came; a sopresa si ascolta anche la cover di Bring on the Dancing Horses di Echo & The Bunnymen.  Nella parte centrale del concerto la band lascia la scena a Sam Beam e Joey Burns che eseguono quattro brani col solo accompagnamento delle chitarre acustiche. E’un momento emozionante, i due aristi ci accompagnano tra le stanze e le strade dell’America che ci piaceva tantissimo ma che forse abbiamo irrimediabilmente smarrito, quella che ormai sembra esistere solo nelle canzoni.

L’unica, piccola, nota negativa da segnalare la si deve ai bis: è stato suonato un solo brano, quello che dà il titolo al nuovo album. La bellezza della serata, organizzata come sempre in modo splendido, e un pubblico molto partecipe ed educato meritavano un piccolo sforzo in più.

Setlist:

Dead Man’s Will
History of Lovers
Midnight Sun
Bring on the Dancing Horses (Echo & The Bunnymen)
Red Dust
Glimpse
The Bitter Suite (Pájaro / Evil Eye / Tennessee Train)
Flores y Tamales
In Your Own Time
Bitter Truth
Falling From the Sky
Naked as We Came
Father Mountain
He Lays in the Reins
Sixteen, Maybe Less
Prison on Route 41
Boy With a Coin
What Heaven’s Left

Bis:
Years to Burn

Roberto Remondino

"Wishin' and hopin' and thinkin' and prayin' Plannin' and dreamin' each night of her charms That won't get you into her arms So if you're lookin' to find love you can share All you gotta do is hold her and kiss her and love her And show her that you care".